Corea del Sud, arrestato il presidente Yoon, già deposto dopo il tentato golpe

Il presidente Yoon è ora finito in manette, dopo che avrebbe tentato, senza successo, un colpo di Stato lo scorso mese. Ecco che cosa è successo.

Il mese scorso, il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol avrebbe tentato di applicare la legge marziale in Sud Corea, cosa che nel Paese era stata applicata 16 volte, ma in periodi in cui lo Stato viveva una condizione di dittatura.

Ebbene, questa volta sarebbe stato ben diverso, perché la Sud Corea, a partire dal 1988, è a tutti gli effetti uno Stato democratico, e quindi questa legge non ha più trovato modo di essere attuata.

Quello che ha scosso il Paese, da quanto si apprende, quando Yoon ha annunciato di voler ricorrere alla legge marziale, sono state le ragioni. Queste avrebbero fatto riferimento alla situazione interna al Paese ma non avrebbero a che fare con le motivazioni per cui si debba ricorrere alla suddetta legge.

Essa, infatti, può essere attuata in caso di guerra, incidente oppure emergenze di Stato. Dopo l’annuncio di Yoon il 3 dicembre scorso, la legge marziale è stata revocata in poche ore. Ora, a distanza di quanto accaduto, il presidente Yoon è stato arrestato.

Sud Corea, arrestato Yoon: è il primo presidente a finire in manette nella storia del Paese

Come detto, il presidente Yoon-Suk yeol è stato arrestato dopo il tentato golpe occorso il 3 dicembre scorso. A farlo sapere è stata la Cio, agenzia anti corruzione. Si tratta della prima volta che un presidente della Sud Corea finisce agli arresti.

Yoon, in videomessaggio di tre minuti, occorso dopo il suo arresto, ha fatto sapere:«Lo Stato di diritto in Corea del Sud è completamente crollato». Il 64enne ha voluto anche spiegare che l’indagine nei suoi confronti non sarebbe legale e che non ha voluto impedire il proprio arresto per evitare “un bagno di sangue”.

L’arresto del presidente è occorso nella sua residenza dopo che la Corte Costituzionale sudcoreana ha dato il via all’esame per destituirlo, dopo il tentato golpe di dicembre 2024. La Corte può decidere entro la metà di giugno 2025, se approvare o respingere la sospensione del presidente Yoon.

Le prossime udienze avranno luogo il 16, 21 e 23 gennaio e il 4 febbraio 2025. Per il momento, il presidente si è avvalso della facoltà di non rispondere, come riporta sempre la CIO. Il presidente dovrà dare conto del tentativo di imporre la legge marziale, nel dicembre scorso.