Il Governo Meloni, anche per il 2025, ha riconfermato il taglio del cuneo fiscale ma con alcune importanti novità. Vediamo, dunque, quanto avremo di più in busta paga quest’anno.
Il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti è stata una delle misure più importanti riconfermate dal Governo di Giorgia Meloni con la Legge di Bilancio 2025. Solo questa misura è costata allo Stato la bellezza di 10 miliardi di euro ma l’Esecutivo non ha voluto retrocedere nemmeno di un millimetro su questo fronte nonostante le poche risorse economiche a disposizione per l’intera manovra.
In che cosa consiste il taglio del cuneo fiscale? Fino al 2024 i lavoratori dipendenti con redditi fino a 25.000 euro all’anno potevano beneficiare di una decontribuzione del 7% sui contributi da versare all’Inps. I redditi fino a 35.000 euro lori annui, invece, potevano fruire di un taglio del 6%.
Il Governo Meloni ha riconfermato quest’agevolazione insieme anche all’abbassamento delle aliquote Irpef che, pertanto, anche per il 2025, saranno solo 3 dopo l’accorpamento del primo e del secondo scaglione di reddito che fu approvato già con la legge di Bilancio 2024.
Il taglio del cuneo fiscale, da quest’anno è diventato strutturale: non sarà più necessaria la riconferma di anno in anno ma saranno possibili solo, eventuali modifiche. Quest’anno, infatti, chi ne beneficerà noterà subito qualche novità rispetto all’anno scorso. Nel prossimo paragrafo vediamo per bene che cosa è cambiato.
Via libera al taglio del cuneo fiscale anche per il 2025 ma con alcune novità importanti che faranno un’enorme differenza per tanti lavoratori dipendenti. Di seguito vediamo quali sono tutti i cambiamenti introdotti dal Governo Meloni con la Legge di Bilancio 2025.
La prima novità che farà gioire molti contribuenti è questa: nel 2025 la soglia massima per poter fruire del taglio del cuneo fiscale non è più 35.000 euro ma 40.000 euro. Pertanto questo beneficio si rivolgerà ad una platea ancora più ampia rispetto all’anno scorso.
Ma c’è un’altra novità di grande rilievo: da quest’anno il taglio del cuneo fiscale non consisterà più in una decontribuzione al 6 oppure al 7% ma in una indennità esentasse decrescente fino, appunto, alla soglia limite dei 40.000 euro annui lori. Nello specifico quest’anno funzionerà in questo modo:
Ma, mano al portafoglio, di quanto aumenterà la busta paga? Dipende, naturalmente, dal reddito. Chi, ad esempio, ha un reddito annuo lordo di 20.000 euro, avrà una busta paga più ricca di circa 960 euro all’anno, un po’ meno di 100 euro al mese. Mano a mano che si sale, il beneficio diminuirà fino ad azzerarsi completamente sopra i 40.000 euro lordi annui.
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