Una storia degna di un film comico o forse tragico: pur di non cambiare città, una donna va e torna ogni giorno dal lavoro in aereo. E, a quanto sembra, non viene nemmeno rimborsata dalla sua azienda. Scopriamo i dettagli di questa curiosa storia.
Ci sono milioni di persone che, ogni giorno, per andare a lavorare impiegano un’ora o anche di più in quanto il luogo di lavoro è distante rispetto alla loro abitazione: o dall’altro lato della città o, addirittura, in un’altra città. Ad esempio molte persone che vivono a Monza piuttosto che a Pavia e lavorano a Milano ogni giorno si fanno quasi un’ora di treno o di auto per arrivare in ufficio.
Chi può si trasferisce a vivere vicino al luogo di lavoro mentre chi non può continua a fare il pendolare. Ma c’è chi va ancora oltre e si fa ogni giorno 5 o 6 ore di viaggio per andare e tornare dal lavoro: sembra incredibile ma è proprio così. Lo scorso anno ha fatto notizia la storia di una bidella di Napoli che, avendo vinto il concorso per lavorare a Milano, faceva la spola ogni giorno tra le due città.
E questo è ancora niente rispetto alla storia che stiamo per raccontarvi: c’è una donna che, addirittura, prende ogni giorno l’aereo per andare e tornare da lavoro pur di non trasferirsi e non cambiare città. La cosa pazzesca è che, a quanto pare, non viene nemmeno rimborsata dall’azienda e, quindi, parte del suo stipendio, letteralmente, “vola via”.
Normalmente quando il luogo di lavoro dista 340 km o si rifiuta o se si accetta si fanno le valigie e ci si trasferisce. Ma una donna ha deciso di salvare capra e cavoli facendo la pendolare: ogni mattina e ogni sera prende l’aereo per andare in ufficio e poi rientrare a casa dai figli.
Questa curiosa storia si ripete ogni giorno in Malesia: ogni giorno Racheal Kaur vola da Penang a Kuala Lumpur e viceversa. Le due città distano l’una dall’altra 340 km. Come mai questa decisione che a molti potrebbe sembrare folle e decisamente priva di logica? La donna non vuole stare un’intera settimana lontana dai suoi figli e ci tiene a tornare a casa da loro tutte le sere.
La signora Kaur ha spiegato: “Ho due figli, di 11 e 12 anni. Sento che hanno bisogno della mia presenza come madre. Con questa soluzione, riesco a tornare a casa ogni sera e a volte li aiuto anche con i compiti”. Di sicuro, però, la vita di questa donna è piuttosto impegnativa: si deve svegliare alle 4 per prendere il volo delle 5.55 e arrivare in ufficio alle 7.45 e se il volo è in ritardo o viene cancellato tutta la giornata va in tilt.
Inoltre bisogna anche tenere conto dei costi: prendere un aereo non è come prendere il treno o l’autobus. La donna ha precisato che anche prendendo due voli aerei ogni giorno spende circa 316 dollari al mese. Se decidesse di trasferirsi a Kuala Lampur, dove lavora, spenderebbe di più, circa 480 dollari al mese di affitto. Dunque alla fine unisce il vantaggio di passare più tempo con i figli a quello di risparmiare anche un po’ di denaro.
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