Taormina, nel corso degli anni, è diventata “terreno fertile” per diverse pellicole: di quali si tratta e l’impatto che hanno avuto nel mondo.
Taormina è (ed è stata) una fonte da cui tanti appassionati della settima arte hanno potuto attingere. Il suo fascino e la bellezza diventa un’attrazione insuperabile per il cinema di tutto il mondo. Gli scorci mozzafiato, il Belvedere a strapiombo, la suggestiva Etna la rendono “appetibile”, diventando così un set da fare invidia.
A dare manforte a queste parole ci pensò già nel 1960, Michelangelo Antonioni, il maestro pensò di girare, una delle scene indelebili e più affascinanti della sua filmografia. Si tratta della scena finale de “L’avventura”, Monica Vitti recitò e a farle da cornice ci penso il vulcano innevato, quelle immagini fecero il giro del mondo.
La “Perla dello Ionio”, non registra solo numeri di turisti da record, ma riesce a far centro nei cuori di innumerevoli registi. Ad esempio, la bellezza del Teatro antico ha portato, nel 1995, Woody Allen a Taormina, dove furono girate alcune scene de “La dea dell’amore”, presenti Mira Sorvino, Helena Bonham Carter e Murray Abraham. Jean Claude Cluzon ci pensò tre anni prima a scegliere l’incantevole Taormina per girare le scene di “Leolo”. Nel 1988 toccò, invece a Luc Besson.
L’Hotel San Domenico divenne il set di alcune scene de “Le grand Bleau”, presenti nel cast con Jean Reno, Rosanna Arquette e Sergio Castellitto. Carlo Verdone si è lasciato incantare dalla bellezza della perla dello Ionio nel 2007, chi ricorda l’ultimo episodio di “Grande, grosso e Verdone”? Ad “accogliere” Claudia Gerini ed Eva Riccobono ci pensarono le viuzze del centro storico, il Teatro Greco e lo storico Caffè Wunderbar. Roberto Benigni, invece, oltre a prediligere i luoghi succitati, si “servì” anche della stazione ferroviaria di Taormina-Giardini (nota per le decorazioni liberty), per girare alcune scene del “Piccolo diavolo”.
Facciamo un passo indietro e arriviamo a “Malena” di Giuseppe Tornatore e al “Don Giovanni in Sicilia” di Alberto Lattuada e ancora “La Sbandata” di Salvatore Samperi. Taormina, da sempre diventa il set perfetto di film che hanno in qualche modo contribuito a renderla famosa in tutto il mondo. Nel 1961 Pietro Germi e il suo casta “fecero un salto” per girare alcune scene di “Divorzio all’italiana”.
Un posto importante lo occupano anche “Ciao Ciao Bang Bang”, “Non conosci il bel suol” (1961), “Un amore di Gide” (2008), “La sbandata” (1974), “Il mistery island (2018)”. E infine, potevamo in questo contesto non citare Francis Ford Coppola? Il regista girò una scena del “Padrino III” e più nello specifico quella dell’arrivo dell’ex moglie Diane Keaton alla stazione tanto suggestiva della perla dello Ionico. Neanche a ripeterlo la città è un luogo suggestivo e il cinema riesce ad incorniciarla e renderla ancora più eterna, tutto il resto è storia.
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