Come segnalato dalla Polizia Postale, si sta sempre più diffondendo una particolare frode, ribattezzata come “truffa del lavoro”: i consigli per non farsi raggirare.
Capita non raramente di ricevere messaggi su WhatsApp da numeri sconosciuti. In questi casi, bisogna sempre prestare attenzione, dato che spesso potrebbe trattarsi di un tentativo di truffa messo in atto da criminali.
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Fra queste frodi rientra quella che è stata ribattezzata come “la truffa del lavoro”. In particolare all’utente preso di mira viene proposto di svolgere delle piccole attività che, in un primo momento, vengono realmente retribuite. Poi sarà richiesto di investire denaro che non verrà restituito alla vittima. In merito, la Polizia Postale ha fornito dei consigli per difendersi da questi raggiri che si stanno diffondendo a macchia d’olio nel nostro Paese.
Truffa del lavoro, il nuovo raggiro che circola su WhatsApp: come funziona
“Salve, posso parlarle un attimo?”, inizia con questo semplice messaggio, ricevuto su WhatsApp, la cosiddetta “truffa del lavoro”. Si tratta di un tentativo di raggiro che ormai da tempo si è molto diffuso in Italia.
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In particolare, come spiega la Polizia Postale, l’utente riceve questo messaggio da un numero sconosciuto sul proprio dispositivo. Rispondendo, i criminali, spacciandosi per un’azienda, propongono alla vittima un’offerta di lavoro: svolgere dei piccoli compiti, come mettere dei like sui social network, rispondere a sondaggi o scrivere brevi recensioni, in cambio di guadagni che saranno accreditati su un portafoglio di criptovalute che dovrà essere aperto dall’utente.
In un primo momento, le attività appena descritte saranno realmente retribuite con criptovalute versato sul portafoglio digitale. Dopo aver conquistato la fiducia dell’utente, i criminali passeranno alla fase due della truffa chiedendo a quest’ultimo degli investimenti, magari per continuare a svolgere le attività. Ovviamente i soldi investiti non verranno mai restituiti alla vittima.
La Polizia Postale, considerato il diffondersi della truffa, hanno fornito ai cittadini alcuni consigli per riconoscere la frode e proteggersi, come quelli forniti dall’Agenzia delle Entrate per un altra truffa circolata nelle scorse settimane. Il primo segnale che può indicare il raggiro è il numero dal quale è stato inviato il messaggio, spesso si tratta di numeri con prefisso estero. Inoltre, è sempre consigliato non rispondere a questi messaggi e non cliccare su link contenuti nel testo. È fondamentale anche non fornire dati personali o relativi ai conti bancari o le carte di credito. Infine, è sempre bene diffidare da proposte di lavoro inoltrate via sms da numeri sconosciuti e che possono, in un primo momento, sembrare allettanti.